EOLICO

I primi mulini a vento europei trasportavano acqua o muovevano le macine per triturare i cereali; in Olanda erano utilizzati per pompare l'acqua dei polder, migliorando notevolmente il drenaggio dopo la costruzione delle dighe.
Nel corso del XIX secolo entrarono in funzione migliaia di mulini a vento sia in Europa, sia in America, soprattutto per scopi di irrigazione. In seguito, con l'invenzione delle macchine a vapore, vennero abbandonati per il costo del carbone, allora a buon mercato.


Dagli anni '70, ad oggi, l’aumento dei costi energetici ha ridestato l'interesse per le macchine che utilizzano la forza del vento; così, molte nazioni hanno aumentato i fondi per la ricerca e lo sviluppo dell'energia eolica.


In Italia, l'energia eolica si è particolarmente sviluppata nel meridione e sulle isole, tutte zone caratterizzate da una buona ventosità. La Sardegna è una regione dove si registrano venti costanti idonei allo sviluppo di questa fonte di energia.


La Regione Autonoma della Sardegna con la delibera n. 3/17 del 2009 ha stabilito che per gli impianti microeolici di potenza inferiore ai 3 kW è prevista l'autorizzazione con la disciplina di denuncia di inizio attività (DIA).

Anche per gli impianti di potenza inferiore o pari a 60 kW, localizzati nelle pertinenze di attività produttive agricole, industriali e similari, in regime di autoproduzione, è prevista la stessa disciplina di denuncia di inizio attività. Per tutti gli altri impianti è necessaria la richiesta di Autorizzazione Unica.

 

In Italia l'incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, attualmente risulta strutturata come segue:

  1. certificati verdi + regime di ritiro dedicato dell'energia prodotta;
  2. certificati verdi + regime di scambio sul posto;
  3. sistema tariffario onnicomprensivo (impianti fino a 200 kW).

Con quest'ultimo sistema tariffario, introdotto con la finanziaria 2008, il produttore ha diritto per un periodo di 15 anni, in alternativa ai certificati verdi, ad una tariffa fissa onnicomprensiva (incentivo e vendita) di Euro 0,30 per ogni kWh di energia prodotta ed immessa nella rete elettrica nazionale.